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[ULTIM’ORA] AFRAGOLA. Volano stracci in riunione. Grillo denuncia le lacune di Chiauzzi

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AFRAGOLA – Emergono nuovi episodi all’indomani della relazione di 42 pagine presentata dal dirigente Chiauzzi in merito alla situazione economica delle casse comunali dove si prospettava un eventuale dissesto dell’ente afragolese.

Da indiscrezioni raccolte da Minformo il sindaco Claudio Grillo ha deciso di andare allo scontro frontale rispondendo, anche per annullare eventuali difese del dirigente, con una lettera a dir poco brutale ai limiti della denuncia. La lettera è firmata dal sindaco Grillo e controfirmata dalla Segretaria Maria Giuseppina D’Ambrosio. Il contenuto è molto critico e pone la figura del dirigente Chiauzzi in una posizione molto ridimensionata dal punto di vista delle competenze.

Il documento redatto dal primo cittadino evidenzia che la relazione presentata dal Chiauzzi in realtà presenta evidenti lacune, difettando delle basilari informazioni economiche-finanziarie che dovrebbero accertare la reale condizione di liquidità delle casse comunali e non solo, nel documento ci si domanda anche come mai il dirigente, dal nulla, se ne sia uscito con questo documento così allarmante, senza prima mai redigere altre relazioni o documenti che potessero mettere l’ente in condizioni da correre ai ripari. Infatti il sindaco Grillo e la Segretaria evidenziano anche l’estremo ritardo a presentare tale documento, visto che all’interno della relazione si legge in maniera allarmante che le casse comunali siano in una situazione insostenibile e qualora non fronteggiata sfocerà in breve tempo in una situazione di dissesto.

Nella lettera redatta dal sindaco vengono specificate anche le lacune presentate dalla relazione del dirigente Chiauzzi e contestualmente si chiede un quadro complessivo dell’ultimo quinquennio aggiornato alla data odierna riportanti i dati previsionali, accertati e incassati, il dato delle riscossioni, andamento dei debiti fuori bilancio, andamento di cassa dell’ultimo quinquennio e utilizzo del fondo a destinazione vincolata. Inoltre si fa richiesta anche di un’analisi in merito alla dimostrazione dell’evoluzione storica della crisi della liquidità, situazione debitoria aggiornata ed analisi prospettica, principali criticità e anomalie in merito a vincoli di cassa e verifica in proiezione dei parametri di deficitarietà al 31 dicembre 2019.

Insomma il primo cittadino affila le armi e fa capire che con lui non si scherza. Il dirigente Chiauzzi non può lavarsi le mani o decidere gli indirizzi con una semplice relazione. Il sindaco e la segretaria hanno dimostrato di non avere l’anello al naso e hanno innescato un duro braccio di ferro.

Braccio di ferro che continua nella vicenda che sta tenendo banco in città in questi giorni, ossia lo stipendio scandaloso riconosciuto ai membri del nucleo di valutazione.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, stasera al Comune si è svolta una riunione di maggioranza e i temi caldi della serata sono stati proprio il nucleo di valutazione e i documenti inerenti i lavori dei nuovi loculi spariti dall’ufficio Cimitero, verde e servizi alla città dopo il pensionamento del dirigente Marco Deviato.

Nella riunione si è visto un sindaco più determinato che mai che ha informato i presenti che per ovvie ragioni il dirigente Chiauzzi non intende fare un passo indietro sulle indennità dei cinque membri del nucleo di valutazione, così da uomo di buon senso qual è il primo cittadino, dopo il “guaio” combinato dal dirigente lacunoso, così come definito dal sindaco e dalla segretaria, ha chiesto ai membri del nucleo, con la cortesia che lo contraddistingue, di auto ridimensionarsi lo stipendio a cifre più decenti, di rimando Margherita Grimaldi, Margherita Di Vincenzo, Angelo Capone, Jessica Vitagliano e il commercialista Castiello hanno risposto con un lapidario “non se ne parla proprio”.

Quindi adesso quest’amministrazione ha due problemi inerenti il nucleo di valutazione. Da un lato si ritrova cinque elementi che formano un nucleo di valutazione tra i più pagati d’Italia e dall’altro un dirigente che non risponde agli indirizzi della politica, che registrata la risposta del sindaco allena ancora di più il bicipite per il braccio di ferro facendo capire al primo cittadino che la sua ambizione a fare il city manager è del tutto legittima.

Altro caso da registrare, avvenuto all’interno della riunione di stasera è stata la frizione tra la Lega e il consigliere Montefusco che non curante dell’enorme caso che si è sollevato dopo l’addio di Marco Deviato (la sparizione dei documenti sul cimitero ndr) difende l’ex dirigente a spron battuto aggredendo anche chi, giustamente, pretende delucidazioni da Deviato che a detta dell’assessore Giacco dovrebbe essere l’unico a poter dare spiegazioni in merito.

E con questo diventano tre i casi che tengono la città in tensione. La diatriba tra il sindaco e Chiauzzi in merito alla relazione “riparatoria” sul dissesto e il conseguente braccio di ferro aperto nel settore, le indennità dei membri del nucleo di valutazione portate ai limiti massimi consentiti e ritenuti indecenti dal primo cittadino, e la sparizione dei progetti dei nuovi loculi al cimitero, avvenuta dopo l’addio del dirigente Marco Deviato e redatti dall’ex dirigente stesso. Numeri da circo, casi che nessuno si aspetta e che a quanto pare possono succedere solo ad Afragola. Intanto le frizioni aumentano, il sindaco non riesce a gestire una macchina così complessa né con le buone né con le cattive, il buon senso non basta, la rosa e lo scudiscio nemmeno. A quanto pare Afragola è destinata a morire per mano della politica clientelare rappresentata dalla classe dirigente di sempre.

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Afragola, uomo sequestrato e picchiato da due uomini del clan

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La Procura di Napoli ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di Polizia di Afragola. Le due persone sono ritenute indiziate dei reati di sequestro di persona, detenzione e porto di armi, lesioni e rapina, con l’aggravante dal metodo mafioso.
I fatti sarebbero avvenuti ad Afragola e Somma Vesuviana, con un modus operandi del tutto brutale: la vittima sarebbe stata sequestrata per più di un’ora e picchiata in maniera reiterata.
Il movente è al momento ignoto.

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Afragola, perquisizioni Rione Salicelle: impiegati 200 uomini delle forze dell’ordine

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Numerose le perquisizioni eseguite al Rione Salicelle di Afragola (Napoli). L’operazione è stata compiuta da quasi duecento operatori delle diverse forze dell’ordine. Identificati diversi soggetti, tra cui uno sanzionato per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale, ed effettuati controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del Codice della Strada. Sette i veicoli sottoposti a sequestro amministrativo ed altri 5 rimossi perché già risultanti sequestrati o perché non muniti di assicurazione. Sotto sequestro anche: una pistola a salve priva di tappo rosso, circa 20 chilogrammi di tabacchi privi del marchio del Monopolio di Stato, alcuni involucri di cocaina ed altri di marijuana.

Hanno partecipato alle operazioni congiunte il personale della Squadra Mobile di Napoli, del Commissariato di Afragola, della Polizia Stradale, del Reparto Prevenzione Crimine Campania delle U.O.P.I., delle unità cinofile, dei Carabinieri del Gruppo Castello di Cisterna, del Reparto Mobile, dei Carabinieri della Compagnia di Casoria, e del Reggimento Campania.

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Afragola, ladri in bici si portano via i tavolini del bar

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Ha dell’assurdo quanto accaduto ad Afragola: alcuni ladri, in sella alle loro bici, hanno rubato alcuni tavolini esposti all’esterno di un noto bar.
La denuncia è scattata sui social da parte del consigliere comunale Antonio Iazzetta: “Ad Afragola rubano anche i tavolini del bar senza alcun problema. Nel Consiglio comunale in corso ci hanno negato di parlare di sicurezza. Forse perché avrebbero dovuto ammettere che l’unico risultato concreto ottenuto dopo le sparatorie in città sia stata la riattivazione della fontana di Piazza Municipio. Solidarietà a Francesco Petrellese. Il furto di un tavolino non lo fermerà di certo nel tentativo di ‘rianimare’ viale Sant’Antonio con l’Official bar, ma certo il clima di impunità e illegalità che si respira ad Afragola è inaccettabile…”.

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